Votami

...E a Tokio la terra trema ancora

Questa mattina non appena ho aperto gli occhi, mi sono catapultata sul web, come tutti i giorni, per informarmi sulle ultime notizie. Aprendo Twitter sono immediatamente venuta a conoscenza che, proprio qualche secondo prima, a Tokio la terra aveva ricominciato a tremare e l'epicentro era proprio Ibaraki, la stessa zona che appena qualche giorno prima era stata colpita dal ciclone. Mi sono detta "Chissà come saranno spaventati i giapponesi, io sarei già scappata un anno fa", ma poi, riflettendo, a mente fredda, ho capito che forse loro sono davvero "abituati", ma si può fare l'abitudine a cose come questa?
In Giappone si!
In Giappone si perché anche i bambini sanno ciò che devono fare in caso di terremoto e durante le mille immagini che i media hanno mostrato, li abbiamo visti questi piccoli giapponesi che diligentemente mettevano un casco e cercavano rifugio in posti sicuri, con un tale sangue freddo da fare invidia al più coraggioso degli occidentali.
Mi chiedo invece cosa significa dover convivere ogni giorno con la paura che le scorie nucleari ti uccidano.Forse i bambini, vittime innocenti che hanno trovato già il mondo così, non sanno a cosa possono andare incontro, ma gli adulti si, eppure riescono a continuare la vita così come se niente fosse.
Il coraggio degli stupidi? o la rassegnazione di un popolo che aveva già vissuto un episodio simile dopo la seconda guerra mondiale?
Ovviamente i giapponesi stupidi non sono e se non fosse che di loro ho una grande stima non sarei qui a scrivere.
E allora cos'è?
E' l'orgoglio di un popolo che continua ad andare avanti e che riesce a vedere un futuro anche dove potrebbe non esserci, è che in fondo se ci pensiamo bene nessuno di noi può dire che domani mattina potrà aprire gli occhi e allora va bene anche vivere a Fukushima, andava bene anche vivere a Chernobil, è che questo mondo non ci appartiene e stiamo continuando a maltrattarlo e allora cosa importa Fukushima, Chernobil, o altre mille Hiroshima?
E allora tutti non ci pensiamo, perché nessuno vuol pensare a cosa potrebbe essere o non essere domani e lo stesso credo fanno i giapponesi, cercano di non pensare a ciò che tanto non può essere cambiato: "Il destino"!

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il vostro commento