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Tsutsumi e l'arte del dono


Ricevere un regalo da un giapponese è davvero una bella esperienza dalla quale possiamo apprendere molto. Ho scoperto solo abitando qui la gioia di ricevere qualcosa con affetto. Un dono in Giappone è quasi come una cerimonia che inizia già al momento dell'acquisto, ma la cosa più bella è il momento in cui lo si riceve, si perchè, qui, il gesto del donare viene accompagnato  dalla frase: "tsumaranai mono desu ga" (questa è un cosa senza valore ). E' una frase che sta ad indicare l'umiltà con cui si regala qualcosa e l'importanza che ha la persona che lo riceve. Questo non vuol dire che il dono che si riceve è senza valore, anzi ogni dono viene scelto con il cuore sperando che piaccia e viene offerto in confezioni straordinarie, con stupende carte da regalo o comunque presentato in maniera tale da allettare subito la vista e catturare l'attenzione.
 La prima volta che ho ricevuto un dono sono rimasta sorpresa da questa frase e dall'inchino ossequioso del mio amico, ma ho subito capito il rispetto che questa frase trasudava, rispetto che non era limitato alla mia sola persona, ma anche al dono che mi porgeva tenendolo con entrambe le mani, cosa molto importante anche questa.
In questo paese, anche l'arte di confezionare gli oggetti ha un nome: tsutsumi, letteralmente avvolgere, confezionare, ma anche nascondere. Ogni persona sceglie uno tsutsumi, cioè la confezione, in base al dono acquistato. Perfino i fiori possono avere confezioni diverse e in questo caso gli involucri prendono il nome di hanatsutsumi.
La tradizione di scambiarsi doni in realtà in Giappone ha origini religiose. Gli scintoisti regalavano cibo ai loro dei in cambio di salute, fortuna e raccolti abbondanti e già allora questi doni venivano avvolti in gran stile e presentati accompagnati per lo più da materiali reperibili in natura come il bambù.
Va detto che in quel periodo però ad usare la carta erano in pochi, poichè veniva considerata sacra per gli dei, prova ne è l'omofonia esistente tra carta e Dio (entrambi si traducono con la parola kami).
Anche per questo motivo le carte regalo non vanno buttate via o strappate, ma sono una parte integrante del dono che va conservata ‘come una cosa preziosa’ e va addirittura riusata quando è possibile. Solitamente non è considerato educato aprire i regali di fronte agli ospiti, tanto meno rovinando o gettando la carta. Così adesso ho un cassetto colmo di bei sacchetti e bellissime carte da regalo che però non riesco ad utilizzare, ogni fantasia, ogni singola confezione mi ricorda, un volto, un momento o la persona che mi ha fatto il dono e davvero penso che mai riuscirò a separarmene...

1 commento:

  1. bellissimo questo post complimenti. Devi essere una persona veramente speciale...

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